Interrotta a nove giri dalla fine la prima frazione per il ripresentarsi della pioggia, cosa peraltro del tutto ipotizzabile viste le condizioni meteo avverse di tutto il we.
Parte subito a cannone Sykes seguito da Melandri e da Rea che fa davvero i miracoli per stare con i primi, e dietro un trenino agguerritissimo con Laverty, Smrz, Checa e Guintoli.
All'ottava tornata Haslam si fa sotto e supera Laverty, con un Aprilia che sembra in crisi dato che Biaggi galleggia attorno alla dodicesima - tredicesima piazza e non riesce ad emergere dal gruppone.
Al decimo passaggio è Smrz a farsi largo su Laverty con una staccata da manuale, mentre Rea perde il controllo della sua Honda, riesce a stare in piedi ma si accoda in sesta piazza, mentre Haslam sale fino alla terza posizione.
All'undicesimo passaggio patatrac Kawasaki: Sykes rompe in pieno rettilineo e si deve ritirare, mentre un sorprendente Chaz Davies con l'Aprilia Parking Go sale fino al quinto posto, fin quando a nove giri dalla fine viene esposta la bandiera rossa per la pioggia, dopo che svariati piloti, tra cui Melandri, erano finiti a terra.
La seconda frazione di Gara1 riparte sotto una pioggia consistente, quindi wet race e gomme rain per tutti.
Nel "lago" di Assen la spunta un attentissimo e sensibilissimo Sylvain Guintoli, bravissimo a stare in piedi, dopo che nei primi giri erano caduti dei protagonisti come Rea e Haslam, quest'ultimo quando era saldamente al comando, nel corso del terzo giro.
La cronaca della corsa vedeva poi Badovini salire fino alla seconda piazza, dietro a Checa, seguito da Biaggi, con Giugliano subito dietro e Zanetti settimo.
Al settimo giro lascia la compagnia anche Badovini, che era passato in testa con un bel sorpasso su Checa, dopo che era caduto anche Zanetti; a due giri dalla fine va al comando Guintoli seguito da un grande Davide Giugliano e terzo Checa, con dietro le due Aprilia di Max Biaggi e di Laverty, e queste saranno le posizioni anche sotto alla bandiera a scacchi, dopo uno scambio di battute tra i due alfieri del team Ducati Althea.
Un plauso a Giugliano, bravissimo a tenere testa al suo capitano, e bravi a tutti quelli che sono riusciti a chiudere la frazione stando in piedi, viste le enormi difficoltà dovute al diluvio.
RD
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