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domenica 20 maggio 2012

MotoGP Le Mans 2012: sotto l’acqua “nonno” Vale bastona il cangurino viziato.


In una gara corsa tutta sotto l’acqua, dominata da un “sensibilissimo” Jorge Lorenzo, capace di martellare per tutta la gara un ritmo insostenibile per gli altri, si rivede un grandissimo Valentino Rossi, che all’ultimo giro, dopo una bellissima corsa che lo ha visto dapprima regolare Pedrosa, e poi Dovizioso, ha bastonato Casey Stoner, con una serie di sorpassi da manuale che hanno portato la Desmo16 al secondo gradino del podio.
Con un Lorenzo così in palla non è detto che il ragazzino australiano, che non si diverte più e che perciò si ritirerà a fine anno perchè dice che le corse non sono più interessanti e stimolanti, riuscirà a tornare in patria con la corona di alloro sulla testa.
In questo sono in pieno accordo con Carlo Pernat: chissà se oggi a prenderle da Rossi il buon Casey si è divertito di più?
Quindi Rossi ha dimostrato che in condizioni particolarmente difficili, dure, come quelle odierne sulla pista francese, il manico conta ancora, eccome se conta.
E lo dimostra anche il best lap fatto segnare al terz’ultimo giro, dopo che si era già liberato di un pur ottimo Dovizioso, caduto ma sempre buon settimo alla fine.
Al quarto posto è giunto Dani Pedrosa, che ha corso una gara senza infamia e senza lode, invero forse più incolore che altro, ma fortunato a sfruttare la caduta di Dovizioso.
Molto bravo, invece, Bradl, che arriva sempre a punti con la Honda “privata” di Cecchinello, ed anche questa volta non ha sfatato le attese, giungendo quinto in una gara tutt’altro che facile.
Tra le CRT la “palma d’oro” se l’è beccata il “pensionato” James Ellison sulla ART della PBM, pilota che tutti davano, e danno, per bollito, ma bravo in questa occasione “bagnata”, undicesimo davanti al nostro Mattia Pasini sempre su ART, che ha lottato per tutta la gara con Danilo Petrucci, autore di una gara maiuscola che lo ha visto sempre all’undicesimo posto, salvo il crash sul finale che purtroppo l’ha tolto di mezzo immeritatamente.
Ma si sa, Danilo ha un gran manico, ed è un gran talento, e non si risparmia mai con una moto quasi di serie: se è caduto è perchè stava andando oltre il 110%, e quindi nulla gli si può rimproverare.
A punti anche Michele Pirro, quattordicesimo con la FTR Honda di Gresini, davanti ad Hernandez con la BQR Kawasaki.
Infine un appunto su Ben Spies, diciassettesimo al traguardo e nemmeno lontano parente della “carriola” che entusiasmava il pubblico in SBK: se continua così la riconferma in Yamaha appare veramente un miraggio.
MotoGP quindi sempre più simile alla F1: per divertirsi ci vuole la pioggia, o qualche altro imprevisto, sennò la noia prevale e si vedono gare come le ultime, con i piloti di vertice distaccati di due secondi e che non si superano mai.
RD



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