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domenica 26 agosto 2012

WSBK Moscow Gara1: Tom Sykes su tutti!!


La solita, ennesima, stupenda ed avvincente gara della SBK, che ancora una volta dimostra di essere al top dello spettacolo sportivo moticiclistico.
Gara dominata dall’alfiere della Kawasaki Tom Sykes, per nulla intimorito da un un tracciato inizialmente umido causa la pioggia caduta in mattinata, ma caratterizzata dall’addio ai sogni di Checa di potersi riconfermare Campione del Mondo: Carlos infatti è stato abbattuto dal “solito” Johnny Rea nel corso del terzo giro, e così con questo “zero” perde ogni possibilità di potere rimanere agganciato alla coppia Biaggi – Melandri, con il romagnolo che arrivando secondo si è portato a sole sei lunghezze e mezzo dal romano, oggi terzo dopo avere superato a poche curve dalla fine il compagno di squadra Eugene Laverty, in lotta per il podio per tutta la gara.
Sarà un caso, ma quando c’è del “casino” il buon Jonny c’è sempre in mezzo.
La corsa ha visto subito Sykes scattare al comando e prendere un buon margine, seguito da un nutrito gruppo di piloti composto dai due ducatisti Checa e Giugliano, da Haslam, da Rea e da Laverty.
Al terzo passaggio, alla staccata dopo il lungo rettifilo, Rea entra dentro a Checa e lo abbatte senza pietà, ma è Davide Giugliano che si fa sotto e si porta negli scarichi di Laverty, mentre da dietro viene su Chaz Davies con l’Aprilia del ParkingGo, sesto ma molto veloce.
All’ottavo passaggio è molto nutrito il gruppone in lotta per il podio, mentre Melandri e Biaggi, settimo ed ottavo, si controllano da vicino, ma il romagnolo sembra avere un passo migliore e via via si avvicina alla sesta piazza, da lui conquistata nel corso dell’undicesimo passaggio, complice anche la scivolata di Rea che lo toglie anzitempo dai giochi.
Al quattordicesimo giro Davide Giugliano, in evidente crisi di gomme, cade ed abbandona la compagnia, mentre Chaz Davies è il più veloce in pista ed è negli scarichi di Laverty, in pena lotta per la conquista della piazza d’onore, dato che Sykes sembra ormai irraggiungibile.
Al diciassettesimo giro Davies compie un sorpasso da manuale ai danni di Laverty che, costretto ad allargare la traiettoria, si vede superare anche da Haslam e da Melandri, con il romagnolo autore di una gara molto attenta in ottica Campionato, tesa a non prendere rischi inutili.
Al diciannovesimo passaggio patatrac di Haslam che, nel maldestro tentativo di passare Davies in staccata, lo stende: il gallese non cade e rientra in pista, mentre l’inglese dopo il ruzzolone riesce a riprendere la moto e rientrare intorno alla ottava piazza, in lotta con Fabrizio, Canepa e Zanetti.
E così Marco Melandri ringrazia e si porta in seconda posizione, seguito da Laverty e da Davies, sempre velocissimo nonostante l’inconveniente con Haslam.
In una gara “normale” le emozioni sarebbero finite, con posizioni cristallizzate fino alla fine, ma in SBK no!
Infatti al ventitresimo giro Davies svernicia Laverty in staccata sulla “collinetta”, cadendo però al giro dopo, forse a causa di un problema tecnico al cambio che lo costringe ad allargare la traiettoria e finire fuori strada.
E nel corso dell’ultimo passaggio comincia lo show di Max Biaggi che ricuce lo strappo con Laverty e lo passa a due curve dalla fine, andando ad agguantare un insperato terzo gradino del podio dietro a Melandri e a Sykes, vero dominatore di Gara1 con la sue verdona.
Bene anche gli altri italiani, con Fabrizio sesto, Canepa settimo e primo delle Ducati, e Zanetti ottavo.
In Campionato Melandri riduce ancora la distanza sul capofila Max Biaggi, portandosi così a sole 6,5 lunghezze dal romano.
Finale di Campionato quindi molto avvincente, con Sykes vero e proprio “ago della bilancia” nella lotta al Titolo tra Melandri e Biaggi.
RD



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