Superpole bagnata in una desolata Silverstone - veramente poco il pubblico sulle tribune - e quindi, come
da regolamento, due step da venti minuti l’uno per i primi sedici, in luogo dei
soliti tre step.
In SP1 molto bene Sylvain Guintoli sulla Ducati del Team
Pata, che mette subito in risalto le sue doti di pilota da bagnato, ma stupendo
Davide Giugliano che recupera all’ultimo la seconda posizione, ma sono questi i
primi otto che si qualificano per la SP2: Checa, Giuliano, Guintoli, Smrz, Melandri,
Camier, Sykes e Haslam.
Male Biaggi, fuori dai primi otto ed undicesimo, forse penalizzato
sul finale da Laverty, anch’egli fuori dai primo otto, così come l’altro pilota
Aprilia Chaz Davies, mentre i quattro primi posti sono appannaggio di quattro
ducatisti, segno che con queste particolari condizioni di asfalto bagnato l’erogazione
del bicilindrico bolognese è sicuramente migliorativa per la guida.
Caduto rovinosamente Loris Baz allorchè si trovava in terza
posizione provvisoria, fuori però d'un soffio dai primi otto.
Nella SP2 succede tutto negli ultimi secondi, complice il
miglioramento della pista, dopo che sono caduti subito Sykes e Checa, seguiti
da Giugliano che fino a quel momento era detentore del miglior tempo.
Alla fine la spunta Smrz sulla Ducati Effembert Liberty Racing, 2’20”818 il suo tempo, seguito da
Camier, da Guintoli e da Haslam; in seconda fila Giugliano, Melandri, Checa e
Sykes.
Biaggi partirà dalla terza fila, non lontanissimo dal suo diretto rivale per il titolo Marco Melandri, che prenderà il via dalla seconda fila.
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