La due giorni di test che si è appena conclusa, in attesa del via del Campionato previsto per il prossimo WE, ha emesso un verdetto quasi scontato: il più veloce è stato il Campione del Mondo Tom Sykes, che ha fatto volare la sua verdona a soli cinque millesimi dal record della pista, detenuto da Carlos Checa. Il miglior tempo di Sykes nel corso delle quattro sessioni è stato di 1'30.239, seguito da Laverty e da Lowes con le Suzuki, entrambi a poco più di tre decimi, mentre quarto un buon Melandri ancora in fase di "apprendistato" con la RSV4 di Noale.
E' apparso molto ma molto positivo il quinto tempo di Davide Giugliano con la Ducati, ma il pilota laziale ha già fatto capire che in sella alla bicilindrica bolognese si trova molto a suo agio, e che il lavoro svolto in inverno è stato senz'altro positivo. Primo tra le EVO Niccolò Canepa con la Ducati del Team Althea, che paga solo un secondo ed un decimo da Sykes, ma anche in questo caso vale quanto detto per Giugliano, dato che Canepa ha già dimostrato più e più volte di sapere guidare molto bene la Panigale anche in assetto Superstock, configurazione a cui la EVO strizza l'occhio.
Un pò in diffilotà i piloti Honda, con Haslam ottavo e Rea nono, mentre uno stuolo di Kawasaki EVO occupa la parte centrale della graduatoria, inframezzato dal solo Corti che è quindicesimo con la MV Agusta, purtroppo protagonista di una gran botta.
Moltissime, infatti, sono state le cadute, di cui tre piuttosto severe e che non consentiranno a Scassa, Barrier e Sebestyen di prendere il via alla gara: il pilota del Team Pedercini si è procurato la tripla fattura dell'osso pelvico, il francese la microfrattura del bacino e l'ungherese la lussazione della spalla sinistra.
Grave anche la caduta di Jeremy Guarnoni, altro deb, che si è fratturato la clavicola sinistra e che difficilmente sarà della partita domenica prossima.
Gran botta anche per Michel Fabrizio, che si è ritrovato la moto per cappello, ma che nonostante le contusioni dovrebbe riprendersi per il WE di gara.
Un ultimo dato sui distacchi, davvero molto pesanti, accusati dai Team minori, con l'ungherse Toth che paga quasi cinque secondi da Sykes, e con la più lenta delle EBR a quasi sette secondi dall'inglese: difficile pensare per questi piloti un destino diverso da quello di semplici comparse.
A seguire, direttamente dal sito ufficiale worldsbk.com, la classifica dei tempi combinati:
1. Sykes (Kawasaki) 1'30.239 average 177.329 kph; 2. Laverty (Suzuki)
1'30.513; 3. Lowes (Suzuki) 1'30.528; 4. Melandri (Aprilia) 1'30.579; 5.
Giugliano (Ducati) 1'30.644; 6. Baz (Kawasaki) 1'30.757; 7. Guintoli
(Aprilia) 1'30.766; 8. Haslam (Honda) 1'30.798; 9. Rea (Honda) 1'30.813;
10. Davies (Ducati) 1'31.087; 11. Canepa (Ducati) 1'31.373; 12. Elias
(Aprilia) 1'31.441; 13. Salom (Kawasaki) 1'32.008; 14. Foret (Kawasaki)
1'32.780; 15. Corti (MV Agusta) 1'32.858; 16. Morais (Kawasaki)
1'32.895; 17. Guarnoni (Kawasaki) 1'32.897; 18. Barrier (BMW) 1'32.997;
19. Andreozzi (Kawasaki) 1'33.205; 20. Scassa (Kawasaki) 1'33.960; 21.
Fabrizio (Kawasaki) 1'34.314; 22. Toth (BMW) 1'34.750; 23. May (EBR)
1'34.807; 24. Yates (EBR) 1'36.662; 25. Sebestyen (BMW) 1'42.242.
RD
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