Cerca nel blog

domenica 25 maggio 2014

WSBK Donington, stupendo Sykes, ottimo Baz, sfortunato Melandri.

Ed ecco il Sykes che non ti aspetti.
Nonostante una qualifica al di sotto delle aspettative ed una posizione in griglia molto al di sotto dei suoi normali standard, nella gara di Casa l'inglese della Kawasaki è stato protagonista di due gare splendide, entrambe suggellate con la vittoria ed entrambe ai danni del giovane compagno di squadra Loris Baz, quest'oggi l'unico in grado di tenere il suo passo.
In Gara1 Sykes era solo undicesimo dopo il primo passaggio ma, con una condotta di gara molto tattica ed attendista, complice anche la caduta di Giugliano nel corso del quindicesimo giro dei ventitre previsti mentre era in lotta con Baz e Lowes per la testa della corsa, ha ricongiunto lo strappo fino a portarsi davanti a tutti nel corso del diciannovesimo passaggio.
Da lì in poi il ritmo del Campione del Mondo è stato inarrestabile e nulla ha potuto il pur ottimo Loris Baz, comunque molto bravo ad avere la meglio di due ossi duri come Lowes e Giugliano per gran parte della corsa.
Quarto Marco Melandri, autore di una gara onesta ma indubbiamente lontano dalle prestazioni delle due Kawasaki ufficiali, ma comunque finalmente davanti al compagno di squadra Guintoli - settimo - che nel corso delle ultime gare lo aveva sempre preceduto. Primo tra le EVO Salom con la Kawasaki, davanti a Canepa e a Foret, anche se "ufficiosamente" la migliore EVO ancora una volta è la Bimota BB3 pilotata da Ayrton Badovini che, se non estromesso dalla classifica, sarebbe arrivato decimo assoluto.
In Gara2 nuovo "capolavoro" di Tom Sykes, che nel corso dell'undicesimo passaggio con una staccata da paura ha spolverato sia Guintoli che Baz, raggiungendo così la testa della corsa fino alla sua fine, seguito nell'ordine dai due francesi. Quarto Davide Giugliano che, dopo l'errore che gli è costato un possibile podio in Gara1, ha corso un pò più di conserva pensando a portare a casa dei punti iridati piuttosto che un'altra scivolata. Sfortunatissimo Melandri, tamponato da Lowes nelle prime fasi di gara mentre era con il gruppo dei primi: Marco riuscirà a riprendere la corsa arrivando però nelle ultime posizioni, fuori dai punti. Chi invece non ha mollato per nulla è stato proprio Lowes che, dopo la caduta, ha ripreso la sua Suzuki e da ultimo si è prodotto in una rimonta furiosa che lo ha portato sino alla nona piazza finale. Primo tra le EVO il "solito" Salom davanti al "solito" Canepa, anche se in realtà pure in questa frazione il premio per il migliore pilota EVO spetterebbe al "solito" Badovini, che senza la gabella della squalifica sarebbe arrivato nono assoluto.
Prestazione quindi di tutto rilievo per la Bimota motorizzata BMW, che l'anno prossimo potrebbe risultare già molto competitiva allorché tutte le moto saranno di fatto delle EVO.
Chi viene via da Donington molto ridimensionato è l'inglese della Honda Jonathan Rea: dopo la supremazia di Imola ci si attendeva francamente di più dei due sesti posti che il pilota di Ten Kate ha raggiunto al termine di due gare davvero incolori.
Lo stesso dicasi per Laverty, addirittura caduto in entrambe le frazioni ed apparso sempre molto nervoso.
Nella generale Sykes si è riportato davanti a tutti con un bel margine di ventisei punti sul duo Rea - Baz, mentre è già lontanissimo dalla vetta Melandri, fermo in sesta posizione con 97 punti contro i 185 del leader.
Con questa doppietta Sykes ha posato un bel mattone sulla strada che lo può portare alla conquista del secondo titolo consecutivo, ma la supremazia della casa di Akashi è stata davvero totale visto che le prime due posizioni del polio sono state monopolizzate in entrambe le frazioni: se Tom è l'uomo da battere, sicuramente la Ninja è la moto più equilibrata del lotto, capace di andare forte un pò ovunque e di regalare grandi soddisfazioni ai suoi tanti supporters.
RD

Nessun commento:

Posta un commento