Cerca nel blog

giovedì 22 settembre 2011

WSBK: in vista di Imola.

In vista dell’imminente fine settimana imolese, traggo spunto dall’articolo apparso sull’ultimo numero del settimanale Motosprint per alcune considerazioni in merito al futuro prossimo delle gare per le derivate di serie, che tanto stanno a cuore a molti sportivi e tifosi in genere.
Questione Ducati: a Borgo Panigale già da tempo hanno annunciato che per la stagione sportiva 2012 la nuova Extreme, pardon 1199 “Panigale” non sarà omologata per la categoria SBK, ma solo per la Stock: la potremo vedere nella categoria regina solo a partire dal 2013.
Si tratta, con ogni probabilità, di una decisione presa dal management della Casa bolognese per controbattere in qualche modo i nuovi regolamenti sportivi decisi da Infront per il prossimo anno, che vorrebbero o un aumento di peso o un “malus” in termini di tempi in qualifica per le bicilindriche di 1200 cc, dichiarate troppo prestazionali nei confronti delle attuali 4 cilindri di 1000 cc.
Ma c’è anche da dire che la “vecchia” 1198R è ancora molto competitiva, ha ancora qualche margine di sviluppo e potrebbe rivelarsi l’arma vincente anche per il prossimo anno, nell’attesa che la “Panigale” si svezzi nella Stock.

Carlos Checa, che ha ormai il campionato in tasca, sembra piuttosto soddisfatto di questa scelta, e così potrebbe rimanere nelle file del Team Althea anche per la prossima stagione, affiancato a quanto sembra da Davide Giugliano.  

Sempre che lo spagnolo non ceda alle lusinghe di BMW Motorrad, che deve rimpiazzare Corser e che offrirebbe un ingaggio più che doppio rispetto a quello attuale.

Dovrebbero poi essere della partita altre quattro 1198R, le due attuali del Team Liberty a cui si andrebbero ad aggiungere le altre due moto del Team Barni, dominatore del CIV, forse con gli stessi piloti attuali Polita e Baiocco, presenti a Imola come wild card, oppure con Danilo Petrucci, fresco vincitore della categoria Stock 1000 nel CIV.

Buone notizie da casa Honda: il sistema ride by wire è stato omologato e così la mai doma CBR/RR dovrebbe riacquistare competitività.

Insieme al pacchetto elettronico dovrebbe essere arrivato anche un nuovo albero motore.

Ruben Xaus, che a Imola è sempre andato molto forte ed ha già vinto tre volte, potrebbe far fruttare al meglio questi aggiornamenti e riportarsi nelle posizioni che contano.

La stessa cosa vale ovviamente per il suo compagno di squadra Jonny Rea.

Tutto tace invece sul fronte Suzuki: la Casa di Hamamatsu dovrebbe rendere noti a giorni i propri propositi per il prossimo anno, anche perché l’attuale GSX/R, che potrebbe anch’essa avvalersi del sistema drive by wire così come fatto da Honda – entrambe le Case non lo montano sulle loro supersportive di serie – è davvero giunta al capolinea.

Questa sera Michel Fabrizio, già vincitore sul Santerno, dovrebbe presenziare al rinfresco offerto da Berik – Arlen Ness e lì cercheremo di agganciarlo per saperne di più.

Annunciata la chiusura del team interno, non è ancora chiaro chi rileverà tutta la struttura Yamaha, incluse le moto ufficiali ed il pacchetto tecnici – piloti.

Si è parlato del Team Parking Go di Giuliano Rovelli ma anche dei russi di Yakhnich Motosport, ma nulla è ancora trapelato.

E’ invece risaputo che Melandri piace molto a BMW, e tra le parti c’è già stato un abboccamento, mentre Laverty potrebbe sostituire Camier in Aprilia.
Sempre per quanto riguarda Aprilia, il Team Pata vorrebbe schierare una seconda moto, ma è ancora tutto in alto mare, mentre è dell'ultima ora il forfait di Biaggi a causa della frattura al piede rimediata in Germania.
A Monaco di Baviera, visti gli enormi investimenti, non c’è più tempo per aspettare la vittoria, e si punta dritto su di un pilota forte ed esperto da affiancare ad Haslam, che come detto potrebbe essere Melandri, oppure qualche nome proveniente dalla MotoGP (Elias?), sempre che non si sblocchi l’ipotesi Checa.

Infine sulle Kawasaki ufficiali, che come noto saranno gestite dalla spagnola Motocard, siederanno ancora Sykes – riconfermato – e molto probabilmente Lascorz, mentre l’ingaggio di Vermeulen è ancora in forse visti i continui e ripetuti problemi fisici del pilota australiano, che dopo il rientro dalla incolore parentesi in MotoGP non è più stato lui; nel team Pedercini dovrebbe essere invece riconfermato il promettente e giovane pilota australiano Mark Aitchison.

Alla fine dei conti la prossima stagione dovrebbe vedere schierati in griglia un numero fisso di 20 – 22 piloti, forse non moltissimi ma comunque sempre una cifra di tutto rispetto se paragonata allo sparuto gruppo dei ben più nobili “cugini” della MotoGP, che aspettano con ansia l’arrivo delle CRT per rimpinguare la griglia.

RD

Nessun commento:

Posta un commento