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lunedì 3 ottobre 2011

Carlos Checa Campione del Mondo Superbike 2011.

Era nell'aria e mancava solo l'ufficialità dettata dalla certezza matematica, che è arrivata ala fine di gara 1, vinta dallo spagnolo con la solita autorità che ha caratterizzato de resto tutta la stagione.
Infatti Carlos, dopo un avvio un pò "tiepido", è risalito sino alla vetta superando prima Camier, quarto al traguardo, e poi Laverty, quinto, superati entrambi da Melandri e da Leon Haslam, al terzo podio di stagione con la BMW del team interno.
Marco ha così consolidato il secondo posto in campionato visto il perdurare dell'assenza di Biaggi, confermando però quanto già visto a Imola, e cioè che la sua Yamaha, a serbatoio pieno, probabilmente a causa di un non efficiente bilanciamento dei pesi non è ben guidabile, o almeno non è guidabile come lui vorrebbe.
In gara 2 Checa "il cannibale" non si accontenta e, forte del titolo appena conquistato, dopo una prima fase di gara attendista ha fatto il vuoto dal quattordicesimo giro in poi, dopo avere superato nell'ordine Rea e Laverty.
Secondo in gara 2 è giunto ancora una volta Marco Melandri, autore forse del sorpasso più bello e deciso del gran premio ai danni proprio del suo compagno di squadra Eugene Laverty, terzo sotto alla bandiera davanti ad Haslam, Guintoli e Camier.
Fine settimana da dimenticare per il vincitore morale di Imola, Johnny Rea; il britannico è caduto al quarto giro di gara 1 e si è dovuto ritirare in gara 2 per problemi di natura elettronica.
Male anche le Kawasaki; in gara 1 Sykes è giunto decimo dopo un contatto con Fabrizio (dodicesimo al traguardo), preceduto dal compagno di squadra Lascorz, mentre Aitchison è caduto malamente; in gara 2 Lascorz è settimo mentre Sykes è caduto al primo giro.
Un dato su cui riflettere è però il basso numero di partenti: solo 17 piloti dopo il forfait di Xaus e la già annunciata assenza di Biaggi, in una Superbike che senza le wild card assomiglia sempre di più alla MotoGP.

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