La voglia di moto, e di corse, durante questo periodo festivo è più forte che mai, e così colgo l'occasione di buttare lì una sopra di pronostico per il prossimo Campionato del Mondo per le derivate di serie, o meglio una ipotesi di quella che potrebbe essere la prossima, e per fortuna imminente, stagione sportiva in punto a protagonisti.
Anche alla luce dei risultati degli ultimi test invernali e della ancora in via di definizione composizione di alcune squadre.
I più accreditati per il titolo a mio avviso sono Biaggi, Melandri e Rea, tutti e tre a pari merito.
Max perchè ha una moto competitiva, con un pacchetto motore-ciclistica-elettronica aggiornatissimo e collaudato, e perchè pur avendo perso il suo storico capo tecnico Giovanni Sandi ha comunque acquisito l'esperienza di un altro "guru" come Aligi Deganello; inoltre il Corsaro sembra avere superato al meglio i problemi al piede che lo hanno fermato alla fine della scorsa stagione.
Marco Melandri ha cambiato sì squadra, ma ha portato in dote alla BMW la performante elettronica Magneti Marelli, oltre ad un gruppo di manager e di tecnici di assoluto valore capitanati da Dosoli e Galbusera; inoltre "Macho" più di una volta nel corso della stagione passata ha dimostrato di sapere guidare sui problemi, ed è per questo che sembra l'uomo giusto per fare spiccare finalmente il volo alla macchina di Monaco di Baviera.
Johnny Rea è forse l'uomo più atteso e se le cadute, per lui sempre rovinose e dolorose, non lo fermeranno potrebbe essere veramente il puntello nel fianco degli avversari più accreditati, anche perchè la sua guida è sempre maledettamente redditizia e veloce mentre la "lama di fuoco" versione 2012 sembra veramente all'altezza della concorrenza, forte di una gestione elettronica tutta nuova e di un maggior impegno da parte della Casa madre.
Appena più indietro c'è Carlos Checa, primo perchè ripetersi in SBK è sempre molto difficile e Biaggi ne sa qualcosa, secondo perchè la "vecchia" 1198R dovrà scontare, oltre a una certa stanchezza progettuale essendo ormai a fine sviluppo, anche l'aumento di peso imposto dal regolamento.
Ma c'è da giurare che Carlos venderà cara la pelle e sarà sempre là davanti a contendersi la vittoria con i migliori.
Dietro a questo quartetto ci sono gli outsider: Haslam sull'altra BMW tedesca, Sykes sulla Kawasaki ufficiale gestita quest'anno dalla spagnola Motocard, Laverty sull'altra Aprilia ufficiale del team interno ed i due suzukisti Hopkins e Camier.
E' indubbio che questi outsider hanno tutte le prerogative, in quanto a capacità e supporto tecnico, per primeggiare e lottare con costanza per il podio, ma ci sarà da tenere d'occhio soprattutto Laverty, velocissimo nei test, e l'americano Hopkins che potrà contare si di una moto tutta nuova gestita da un team facoltoso che gode anche del diretto appoggio tecnico della Hyoshimura, da sempre partner di Hamamatsu.
Ma sarà anche da verificare il britannnico Chaz Davies sull'altra Aprilia gestita dal Team Parking Go che lo ha portato alla vittoria iridata nella SS con la Yamaha.
Di sicuro sarà un Campionato molto combattuto ed avvincente anche per la partecipazione di altri sicuri attori come i nostri giovani Giugliano, Zanetti, Canepa e Badovini, di piloti più esperti ma sempre veloci come Fabrizio e Smrz e di altri talenti emergenti come Berger e Aitchison, che già hanno fatto bene anche nell'ultima stagione.
Unico neo, dopo anni, l'assenza di una qualsivoglia squadra Yamaha, nella speranza che a Iwata prima o poi ci ripensino.
RD
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