Rea rovina la festa BMW e, in un sol colpo, toglie di mezzo Melandri e Haslam con un sorpasso alquanto discutibile all'ultima curva dell'ultimo giro, sportellando e buttando a terra Leon che, in scivolata, è poi andato a colpire Marco che aveva per errore allargato la traiettoria, trascinandolo con sè fuori pista.
Anche gara due è stata molto bella e ricca di colpi scena, con Checa, Giugliano e Smrz fuori da subito per un errore del pilota spagnolo.
Al terzo giro si fa sotto Jonny Rea con un sorpasso duro su Melandri, con Sykes che comanda davanti a Biaggi e ad Haslam, ma due giri dopo Marco ripassa Rea e si riporta in quarta piazza, dando l'impressione di avere un ottimo passo.
All'ottavo passaggio il trenino dei primi vede Sykes davanti a Max e a Marco che nel frattempo ha salto Leon Haslam, più indietro Rea un pò attardato; all'undicesimo passaggio Laverty cade e chiude così un bruttissimo we, distruggendo tra l'altro la sua moto.
Al dodicesimo passaggio schermaglie tra Melandri e Biaggi che tre giri più tardi si ritrova addirittura quinto, passato anche da Rea, che poi viene di nuovo superato dall'italiano al quindicesimo giro dopo un dritto al rampino che precede il rettilineo di arrivo.
Al diciottesimo passaggio il trenino lo comanda Melandri seguito dal suo compagno di squadra e da un Biaggi molto in palla, che poi supera Melandri al diciannovesimo giro dopo che quest'ultimo aveva lasciato la prima piazza ad Haslam, con Rea quarto e Sykes quinto e un pò in affanno.
Ma a tre giri dalla fine il nordirlandese Jonny Rea comincia a farsi sotto in modo molto concreto superando anche Biaggi, sino all'ultima curva dell'ultimo giro, quando di forza si porta a casa una vittoria comunque tutto sommato meritata, dato che il pilota della Honda deve in ogni situazione supplire alla minor potenza della sua moto con il coraggio e la sua guida molte volte al limite.
Quindi sotto alla bandiera a scacchi la spunta Rea su Biaggi e Sykes, poi Camier, Guintoli, Badovini e Davies.
Da segnalare l'ottimo decimo posto dell'esordiente Baz sulla seconda Kawasaki ufficiale, mentre va a punti anche Mark Aitchison sulla BMW del Team Grillini, quattordicesimo al traguardo.
Occasione buttata per la BMW, incolpevoli i suoi piloti, che poteva davvero chiudere in bellezza una giornata cominciata benissimo con la vittoria di Marco in gara uno, prima vittoria della Casa bavarese in Superbike.
Male anche le Ducati: forse la 1098R comincia davvero a mostrare i limiti di un progetto ormai datato?
Adesso Biaggi è in testa al Mondiale, con un vantaggio di sole cinque lunghezze su Sykes
RD
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