Cerca nel blog

domenica 19 agosto 2012

MotoGP: Perdrosa in solitaria a Indy.


Ennesima incolore gara della MotoGp, corsa in una pista non all’altezza a causa di un manto asfaltato penoso, in un impianto che con il motociclismo sportivo non ha nulla a che vedere, e con un pubblico per giunta assai scarso di numero.
Gara condotta dall’inizio alla fine da Dani Pedrosa ma che può essere riassunta in tre sole fasi cruciali: al quinto giro espolde il motore di Ben Spies mentre era secondo non lontano da Pedrosa, ma davanti al compagno di squadra Lorenzo, al decimo giro uno stoico Casey Stoner, fino ad allora ottimo quarto malgrado la sua caviglia destra in pessime condizioni, supera Dovizioso e si porta in terza posizione, ma lontanissimo da Lorenzo, secondo, ed al ventunesimo giro allorchè il forlivese ripassa l’australiano, in evidente calo fisico, agguantando così per l’ennesima volta in questa stagione il terzo gradino del podio.
Dietro a Stoner tagliano il traguardo Bautista e Bradl, che hanno lottato parecchio tra di loro e con Cal Crutchlow, caduto però nel corso del nono giro: l’inglese in questa fase del campionato sembra avere in parte perso la lucentezza che lo ha contraddistinto nelle prime prove.
Settimo, ma staccato di una vita, Valentino Rossi, arrivato in solitaria ma ben lontano da Bradl: il pesarese è apparso più spaesato del solito, lontano dal mantenere un passo gara tale da consentirgli almeno di lottare con Honda e Yamaha “clienti”: forse con la testa è già sulla moto dei tre diapason.
Primo tra le CRT il sempre solido Yonny Hernandez sulla Avintia-Kawasaki, mentre i nostri Pasini, Petrucci e Pirro si sono ritirati tutti nel corso dei primi due giri, il primo per una scivolata, e gli altri due per problemi tecnici.
Per dare un’idea del valore di questa MotoGp, basta pensare che sono andati a punti sia Ellison, quattordicesimo con forse la peggiore ART del lotto, che Steve Rapp, wild card con una CRT che classificare come artigianale è un eufemismo.
Un plauso comunque a Pedrosa, padrone di Indianapolis fin dalle qualifiche, a Dovizioso, sempre più concreto e sempre più all’interno della stretta cerchia dei top driver, e a Casey Stoner, veramente un duro.
Peccato per Spies che, dopo avere distrutto in qualifica l’ennesima M1, in gara si stava dimostrando veramente in palla.
In classifica Lorenzo mantiene la leadership con 205 punti, ma Pedrosa si porta a 23 punti dal majorchino e così la lotta per il titolo appare ancora aperta.
Prossimo GP a Brno il prossimo week and.
RD

Nessun commento:

Posta un commento