Tutto si compie nel corso dell’undicesimo giro quando Biaggi,
preso dalla foga di superare Haslam e di portarsi a ridosso dai primi, lo
tampona buttando così alle ortiche l’occasione di mantenere la leadership del
Campionato, o quantomeno di rimanere a stretto contatto con Melandri che,
vincendo invece d’autorità Gara2, si porta a 308,5 punti, con diciotto lunghezze
e mezzo di distacco sul romano.
Cosi come avvenuto in Gara1, anche in Gara2 parte a bomba
Tom Sykes, seguito da Laverty e Melandri, mentre Biaggi si porta in sesta
piazza, ma all’inizio del quinto giro il romano è il più veloce in pista e
infatti si sbarazza con una certa facilità di Giugliano, arrivando così a
ridosso dei primi.
All’inizio del sesto giro è lotta durissima tra Melandri,
Laverty e Haslam, con Macho che agguanta per un attimo la seconda piazza, salvo
poi essere subito risuperato dai due piloti britannici, ma è al nono giro che
il ravennate si riporta definitivamente in seconda posizione dietro a Sykes e
davanti a Laverty e ad Haslam.
All’undicesimo giro, nel tentativo si sopravanzare Rea alla
fine del drittone, Biaggi ritarda la staccata e stringe all’interno la
traiettoria, andando così a tamponare un incolpevole Leon Haslam che finisce
gambe all’aria: gran brutta botta per l’inglese che comunque riesce a rialzarsi
con “mezzi propri”.
Melandri è così virtualmente in testa al Mondiale, anche se
la gara è ancora lunga, mentre Rea riesce a portarsi in terza posizione,
staccato però da Marco che è in rimonta su Sykes.
Al quindicesimo giro il sorpasso che suggella la grande
giornata di Marco Melandri, che con una staccata da manuale supera Sykes alla
fine del lungo rettilineo, portandosi così in testa alla corsa fin sotto alla
bandiera a scacchi.
Ma le emozioni non sono finite perchè nel corso dell’ultimo
giro un high side scaraventa a terra Laverty che era ottimo terzo fino a quel
momento, coinvolgendo anche nella caduta Rea che lo seguiva da vicino: ne
approfitta subito Chaz Davies che va così a raggiungere inaspettatamente, ma
meritatamente, il terzo gradino del podio dietro a Sykes.
Quarto Checa, rimasto in parte coinvolto nella caduta di
Laverty, davanti a Leo Camier con la Suzuki e a Davide Giugliano. Ottimo decomo posto per Lorenzo Zanetti con la Ducati del Team Pata.
Prossimo GP in Germania al Ring, dove Marco Melandri
potrebbe prendere definitivamente il largo ed avviarsi verso la conquista di
questo meritatissimo Titolo.
RD
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