Mondiale Superbike più incerto
che mai dopo il doppio round tedesco che si è corso ieri al Nurburgring davanti
ad una buona cornice di pubblico ed in condizioni atmosferiche insolite per il
clima nordico di settembre, con un bel sole che ha riscaldato il tracciato per
l’intera giornata.
In Gara1 Max Biaggi ha vinto in
solitaria una gara caratterizzata da tante cadute, una su tutte quella di Marco
Melandri: il romagnolo è scivolato nel corso del sesto giro mentre stava
spingendo tantissimo per rientrare a ridosso di Sykes e del romano, entrambi partiti
subito fortissimo e capaci di imporre un ritmo elevatissimo. Zampata quindi del
Corsaro che ha pareggiato così l’errore compiuto nel corso del GP di Russia, e che
al termine della prima frazione si è riportato in testa alla classifica iridata
con sei punti e mezzo di vantaggio sul ravennate. Max è stato autore di una prima
manche perfetta: è stato dietro a Sykes fino al dodicesimo passaggio e poi,
complice la solita e precoce usura delle gomme dell’inglese della Kawasaki, lo
ha superato ed ha salutato la compagnia. Hanno completato la grande giornata
della Casa di Noale il secondo posto di Laverty ed il terzo di Chaz Davies
sulla moto “satellite” gestita dal ParkingGo; quarto Sykes, penalizzato forse
da una scelta di gomme non ottimale che, come spesso accaduto nel corso della
stagione, gi ha fatto perdere posizioni preziose sul finire della gara. Male
sia Checa che Giugliano, entrambi vittime di cadute, ma con lo spagnolo che
riusciva a ripartire arrivando poi dodicesimo a quasi quaranta secondi dal
primo.
In Gara2 sembrava invece poter
succedere tutto il contrario di quanto accaduto nel corso della prima frazione, con Biaggi scivolato subito e
Melandri ad insidiare la prima posizione occupata dal “solito” Sykes,
agguantato poi dal ravennate che, una volta passato in testa, cadeva abbastanza
inspiegabilmente nel corso del decimo passaggio, abbandonando così la gara
intanto ripresa da Biaggi che, dopo avere rimesso in pista la propria Aprilia,
risaliva quasi per miracolo sino alla tredicesima piazza, riuscendo così a
raggranellare qualche preziosissimo punticino iridato. Si trovavano così in
testa al gruppo ben sei piloti ma era il gallese del Team ParkingGo, Chaz
Davies, ad imporre il suo ritmo ed andare a vincere poi in solitaria sulla
coppia Laverty – Camier, secondo e terzo rispettivamente, con l’inglese molto
bravo a portare finalmente a podio la Suzuki del Team Crescent; quarto arrivava
Johnny Rea, forse un po’ annebbiato dalle sirene della MotoGP, davanti a Tom Sykes
ed al duo Ducati Althea Checa e Giugliano. Anche in Gara2, come nella prima
frazione, predominio Aprilia: ieri le RSV4 hanno dettato davvero la legge del
più forte. Con il tredicesimo posto di Gara2 ed il doppio “zero” di Melandri
ora il Corsaro può andare a Portimao contando su di un vantaggio di 9,5 punti
sul ravennate, vantaggio sicuramente limitato ma tuttavia quasi inimmaginabile
alla vigilia della gara tedesca, la gara di Casa della BMW, rimasta invece a
bocca asciutta visti anche gli scarsi risultati offerti da Haslam, settimo in
gara uno e ritirato in gara due, e dei due alfieri del team italiano, con il
solo Badovini a punti e nono in entrambe le manche.
RD
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