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lunedì 10 settembre 2012

WSBK Nurburgring: nel segno dell'Aprilia il giorno più buio di Melandri.



Mondiale Superbike più incerto che mai dopo il doppio round tedesco che si è corso ieri al Nurburgring davanti ad una buona cornice di pubblico ed in condizioni atmosferiche insolite per il clima nordico di settembre, con un bel sole che ha riscaldato il tracciato per l’intera giornata.
In Gara1 Max Biaggi ha vinto in solitaria una gara caratterizzata da tante cadute, una su tutte quella di Marco Melandri: il romagnolo è scivolato nel corso del sesto giro mentre stava spingendo tantissimo per rientrare a ridosso di Sykes e del romano, entrambi partiti subito fortissimo e capaci di imporre un ritmo elevatissimo. Zampata quindi del Corsaro che ha pareggiato così l’errore compiuto nel corso del GP di Russia, e che al termine della prima frazione si è riportato in testa alla classifica iridata con sei punti e mezzo di vantaggio sul ravennate. Max è stato autore di una prima manche perfetta: è stato dietro a Sykes fino al dodicesimo passaggio e poi, complice la solita e precoce usura delle gomme dell’inglese della Kawasaki, lo ha superato ed ha salutato la compagnia. Hanno completato la grande giornata della Casa di Noale il secondo posto di Laverty ed il terzo di Chaz Davies sulla moto “satellite” gestita dal ParkingGo; quarto Sykes, penalizzato forse da una scelta di gomme non ottimale che, come spesso accaduto nel corso della stagione, gi ha fatto perdere posizioni preziose sul finire della gara. Male sia Checa che Giugliano, entrambi vittime di cadute, ma con lo spagnolo che riusciva a ripartire arrivando poi dodicesimo a quasi quaranta secondi dal primo.
In Gara2 sembrava invece poter succedere tutto il contrario di quanto accaduto nel corso della  prima frazione, con Biaggi scivolato subito e Melandri ad insidiare la prima posizione occupata dal “solito” Sykes, agguantato poi dal ravennate che, una volta passato in testa, cadeva abbastanza inspiegabilmente nel corso del decimo passaggio, abbandonando così la gara intanto ripresa da Biaggi che, dopo avere rimesso in pista la propria Aprilia, risaliva quasi per miracolo sino alla tredicesima piazza, riuscendo così a raggranellare qualche preziosissimo punticino iridato. Si trovavano così in testa al gruppo ben sei piloti ma era il gallese del Team ParkingGo, Chaz Davies, ad imporre il suo ritmo ed andare a vincere poi in solitaria sulla coppia Laverty – Camier, secondo e terzo rispettivamente, con l’inglese molto bravo a portare finalmente a podio la Suzuki del Team Crescent; quarto arrivava Johnny Rea, forse un po’ annebbiato dalle sirene della MotoGP, davanti a Tom Sykes ed al duo Ducati Althea Checa e Giugliano. Anche in Gara2, come nella prima frazione, predominio Aprilia: ieri le RSV4 hanno dettato davvero la legge del più forte. Con il tredicesimo posto di Gara2 ed il doppio “zero” di Melandri ora il Corsaro può andare a Portimao contando su di un vantaggio di 9,5 punti sul ravennate, vantaggio sicuramente limitato ma tuttavia quasi inimmaginabile alla vigilia della gara tedesca, la gara di Casa della BMW, rimasta invece a bocca asciutta visti anche gli scarsi risultati offerti da Haslam, settimo in gara uno e ritirato in gara due, e dei due alfieri del team italiano, con il solo Badovini a punti e nono in entrambe le manche.
RD

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