Sembra che Don Carmelo abbia messo tutti d'accordo.
O almeno quasi tutti.
Il nuovo regolamento tecnico della MotoGP dovrebbe - il condizionale è sempre d'obbligo di questi ultimi tempi - imporre l'utilizzo della centralina motore unica per tutte le Case, costruita perciò da un unico fornitore che potrebbe anche essere la nostra Magneti Marelli, dato che il management della Casa ha già fatto sapere di avere il prodotto in via di collaudo definitivo, e che quindi sarebbe in grado di servire tutti i Team.
La Honda però l'ha spuntata sul regime di rotazione, che non sarà tagliato ad un masimo di giri previsto, ma rimarrà libero.
Nel senso che, chi avrà più soldi da investire per progettare e costruire motori pazzeschi capaci di girare a regimi mostruosi, continuerà a vincere perchè continuerà ad avere prestazioni giocoforza più performanti.
E questo a prescindere dalla gestione elettronica del motore.
Don Carmelo ha così salvato capra e cavoli, ma questa nuovo scenario tecnico lascia sinceramente perplessi, perchè accontenta un pò tutti ma scontenta anche parecchi, ovvero le squadre più piccole che contavano di arrivare ad un livellamento verso il basso delle prestazioni, anche in vista della possibile vendita da parte delle Case, Honda e Yamaha in primis ma forse anche Ducati, delle MotoGP light, ovvero macchine da un milione di euro che dovrebbero sostituire in toto le CRT.
RD
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