Partito dall’ultima casella della
griglia di partenza per una penalità inflittagli dalla race commission a causa
di una scorrettezza commessa nelle prove ai danni di Simone Corsi, il già
Campione del Mondo ha compiuto una impresa forse unica nel panorama del motociclismo
sportivo moderno allorchè, dopo una partenza fulminea, già dopo tre curve si
era portato a ridosso dei primi dimostrando una voglia di lottare e di
primeggiare veramente incredibile, ma a due giri dalla fine l’apoteosi: un
sorpasso da manuale ai danni di Julian Simon e la conquista, meritatissima,
della nona vittoria stagionale. Quindi primo Marquez, che saluta così nel
migliore dei modi la Moto2, poi Simon e a completare la tripletta spagnola Nico
Terol. Male i nostri: undicesimo Iannone, mentre fuori dai punti Corsi,
Andreozzi e Pasini. Una considerazione: questo ragazzino spagnolo, gestito da
una vecchia volpe come Emilio Alzamora, in MotoGP ci farà sicuramente divertire
perchè guida davvero come solo in pochi sanno fare, tanto che sembra scorrere
nelle sue vene sangue californiano o texano, a ricordare i “vecchi” miti della
cinquecento.
RD
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