Il gallese Chaz Davies, sulla
BMW, vince e convince confermando le ottime prestazioni già effettuate nel
corso delle qualifiche e della Superpole, ma la gara è stata caratterizzata da
un susseguirsi di colpi di scena che, dall’inizio alla fine, hanno reso incerto
se non il nome del vincitore, quanto meno quello dei restanti occupanti del
podio. Inizia subito a menare le danze l’irlandese Laverty, scattato dalla
seconda casella e molto bravo a superare Tom Sykes, che comunque al termine del
primo giro è secondo ad un’incollatura, con subito dietro Davies; al quarto
passaggio il primo colpo di scena: Laverty rallenta di colpo e rientra ai box,
lasciando via libera a Sykes con Davies e Guintoli a seguire, ma al quinto giro
è l’inglese della Kawasaki a lasciare la compagnia, rientrando mestamente in
pit lane. A metà gara le prime quattro posizioni sembrano stabilizzate, con
Davies seguito da Guintoli e, più staccati, Melandri e Rea, con quest’ultimo in
piena lotta con Loris Baz per la quarta piazza, mentre Davide Giugliano sale
fino alla sesta posizione. Al tredicesimo passaggio il ravennate della BMW
infila Guintoli ed è secondo, mentre un sempre più solido Davide Giugliano
sorpassa Baz e Rea e raggiunge la quarta piazza, dando davvero l’impressione di
avere un ottimo feeling con moto e pista; rema invece a metà gruppo un opaco
Carlos Checa, solo ottavo e davvero in difficoltà con una moto in crisi
prestazionale che paga tantissimo in fatto di velocità di punta. Al sedicesimo
giro altro colpo di scena: Marco Melandri centra il folle in staccata, fa un
dritto e rientra quinto dietro a Jonny Rea, ma a questo punto inizia il suo
show e, dopo un paio di giri velocissimi, supera prima l’inglese della Honda e poi
Giugliano riportandosi così in zona podio, al terzo posto, ma con il romano del
Team Althea sempre incollato alla sua ruota e per nulla restio a mollare. Ma la
sfortuna è dietro l’angolo e Davide Giugliano a poche centinaia di metri dal
traguardo rimane appiedato dalla sua Aprilia, forse senza benzina, lasciando
via libera a Rea per la quarta posizione. Alla fine vince meritamente Davies
con quattro secondi e sei decimi di vantaggio su Guintoli e sette secondi sul
compagno di team Melandri; a seguire Rea, Baz, Cluzel – ottima gara la sua, con
una Suzuki non certo all’altezza delle altre quattro cilindri – Checa, Fabrizio,
Haslam e Badovini decimo con la seconda Ducati ufficiale.
RD
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