Questa volta i colpi di scena
sono tutti ad inizio gara, con il via ritardato a causa di problemi sullo
schieramento alle moto di Cluzel e di Baz, con il primo costretto a partire
dalla pit lane ed il secondo dall’ultimo posto. Alla partenza si porta subito
al comando Sykes davanti a Davies, Guintoli, Melandri, Giugliano e Rea, ma la
sopresa in negativo è la caduta di Laverty alla prima curva: moto distrutta e
impossibilità per l’irlandese di riprendere. Al terzo passaggio Chaz Davies
supera Sykes che, complice una sbavatura, si fa passare anche da Guintoli e da
Melandri, con Giugliano subito dietro ad inseguire; al quinto passaggio il
distacco del gallese della BMW si fa sempre più consistente e dietro si vanno
defilando le posizioni di rincalzo, con Rea che al sesto passaggio si ferma al
box per un problema e con Sykes che supera Melandri e si porta in terza
posizione; il ravennate non sembra potere ripetere la prestazione della prima
frazione e così viene passato anche da Giugliano, che si porta nella scia di
Sykes e vi rimane fino a due giri dalla fine, quando preferisce mollare e portare
a casa un quarto posto tutt’altro che da disprezzare, mentre davanti i due
battistrada fanno gara a sè ed arrivano al traguardo distanziati di cinque
secondi l’uno dall’altro. Dietro a Melandri, quinto ma molto staccato, arrivano
Baz e Cluzel – ambedue autori di una grande rimonta – Checa, Haslam e Badovini.
Ottima prestazione globale della BMW, quindi, con un Davies davvero in palla e
con la doppietta di oggi si pone come serissimo canditato per la vittoria
finale, ma anche ottima prestazione di Sylvain Guintoli che, con due secondi
posti, si conferma un pilota molto solido e consistente, capace di incamerare
punti pesanti ad ogni round. Malissimo la Ducati, con Checa solo ottavo e
Badovini decimo: l’impressione è che la “Panigale”, in configurazione sbk,
faccia davvero tanta fatica a reggere il confronto con le più prestazionali
quattro cilindri, mancando laddove fino agli anni scorsi il bicilindrico bolognese
faceva la differenza, ovvero motricità in uscita dalle curve, coppia e
maneggevolezza. Vedremo se i tecnici del Team Alstare e gli ingegneri di Borgo
Panigare sapranno lavorare nella giusta direzione per permettere a Checa di
tornare a competere per il podio e la vittoria.
RD
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