Con un primo posto in Gara1 ed un
secondo posto in Gara2 il ravennate della BMW torna a casa da Monza con un bel
raccolto di punti iridati, rientrando così in piena bagarre per la lotta al
titolo. La condotta di gara di Melandri è stata molto accorta in entrambe le
frazioni: in Gara1 il romagnolo ha fatto dapprima “sfogare” Guintoli e Sykes,
salvo poi infilare l’inglese alla parabolica e sopravanzarlo di un nulla sul
traguardo, lasciandosi dietro anche le due Aprilia di Laverty e di Guintoli,
mentre in Gara2 è stato sempre con il solito “quartetto” e, quando si è reso
conto di non riuscire a sopravanzare un velocissimo Eugene Laverty, gli è stato
a ruota agguantando comunque una ottima piazza d’onore davanti a Sykes e
Guintoli. Invero l’inglese della Kawasaki era stato penalizzato di una piazza
per un lungo in Gara2 che lo aveva visto protagonista alla Roggia, ed a seguito
del quale aveva superato Guintoli, ma dopo il ricorso promosso dal suo Team la
preposta commissione d’indagine gli ha riassegnato il terzo gradino del podio, con
buona pace per tutti. I quarantacinque punti guadagnati da Melandri sul
tracciato brianzolo lo portano di filata al quarto posto della graduatoria
iridata, dietro a Sykes con 119, a Laverty con 124 e a Guintoli con 137, e
davanti al suo compagno di squadra Davies che di punti ne ha 94. Proprio Chaz
Davies è stato autore di un week end non del tutto esaltante: dopo avere
distrutto la moto nelle prove è arrivato quinto in Gara1 ma è caduto alla
Roggia in Gara2 mentre tentava di riavvicinarsi ai “fab four”. Per il resto si
sono viste due discrete gare di Giugliano e di Fabrizio, con quest’ultimo sesto
in entrambe le manche, e con il “bombardiere” del team Althea quinto in Gara2 e
solo decimo in Gara1 a causa di un dritto mentre marcava Davies. Male la Honda,
con Rea solo ottavo in Gara1 e a piedi in Gara2 per la rottura della frizione,
e con il “turista” Akiyoshi davvero non all’altezza della situazione; malissimo
la Ducati, con Badovini undicesimo e nono nelle due frazioni concluse entrambe
davanti all’altra Panigale, ma privatissima, del tedesco Neukirchner, che si è
comunque tolto la soddisfazione di tenere il passo della macchina ufficiale.
Punticini iridati anche per Sandi e Lai con le Kawasaki del Team Pedercini, e
per Iannuzzo con la BMW del Team Grillini. Ora si va a Donington, dove Melandri
potrebbe ricucire definitivamente lo strappo in classifica e portarsi a ridosso
dei due portacolori di casa Aprilia. Sykes permettendo ovviamente.
Foto copertina dedicata a
Melandri sul podio di Gara1.
RD
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