Ci sono volute ben tre partenze per decretare il vincitore di Gara1 del round californiano del Mondiale Superbike, dopo che la prima frazione è stata interrotta una prima volta dopo otto giri a causa della caduta dell'americano Heslick, ed una seconda volta dopo nove giri dei venti previsti per olio in pista e per la contestuale caduta di Haslam e di Roger Hayden.
Quindi terza ripartenza con soli dodici giri da compiere, una gara sprint in stile stock 1000 che ha visto prevalere l'inglese Tom Sykes che, partito un pò in sordina, si è sbarazzato nell'ordine di Guintoli, di Melandri e di Davies, raggiungendo il comando a due giri dal termine, mentre dietro si davano battaglia i due della BMW ma soprattutto faceva spettacolo l'irlandese Laverty che, dopo avere superato il suo compagno di squadra, ha sopravanzato anche Melandri nel corso dell'ultimo giro con una magistrale manovra al "cavatappi", agguantando così un meritato terzo posto.
Quindi primo Sykes davanti a Davies, staccato di un secondo e due decimi, e a Laverty, poi Melandri, Guintoli, Giugliano, Cluzel, Elias, Badovini con l'unica Ducati al traguardo, e Aitchison a chiudere i primi dieci.
Punticini iridati anche per Sandi, quattordicesimo, e Iannuzzo, quindicesimo.
Con questa vittoria Sykes mette un'altra mattonella tra sè e il Titolo Mondiale, dato che è riuscito a mettersi alle spalle tutti i suoi tre diretti avversari, con Guintoli e Melandri che devono recriminare dato che il francese, nelle prime due partenze, era saldamente in testa e probabilmente poteva portarsi a casa la vittoria, mentre il ravennate ha dovuto capitolare sul finale della terza frazione anche perchè alle prese con una moto molto ballerina che davvero non lo ha agevolato.
In classifica l'inglese allunga ulteriormente su Guintoli, Laverty e Melandri e, con soli due round e mezzo ancora da disputare, l'agognato Titolo Mondiale sembra davvero alla sua portata.
RD
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