Le modifiche hanno interessato solo minimamente la parte meccanica, dato che non era intenzione del proprietario creare una macchina brucia-semafori quanto una bella special da vetrina, mentre è stata rivista a fondo la carrozzeria, caratterizzata da una bella verniciatura color crema con sobrie filettature bordeaux tirate a mano.
Il serbatoio, autocotruito, ha delle belle "guancie" a vista con finitura in metallo spazzolato, il tappo di derivazione HD è a filo con la lamiera, per la maggior pulizia di linea possibile, mentre sulla destra è stato applicato il tubetto di controllo del livello del carburante, dato che ogni spia è stata eliminata dal ponte di comando, qui davvero minimale.
Il telaio è stato completamente sabbiato e riverniciato con finitura brunita, i fianchetti sono di derivazione Ducati GT e la sella è stata cucita a mano con pelle di prima scelta ed imbottitura waterproof.
Il filtro aria originale è stato eliminato ed i due carburarori Bing respirano per mezzo di due filtri a cornetto, così come alla voce del motore provvede un bell'impianto di scarico dedicato.
Altre "chicche" riguardano il tachimetro fissato allo stelo destro della forcella, il bel fanale con finitura brunita ed aletta parasole, il manubrio in puro stile scrambler, il parafango anteriore in lamierino e le manopole in pelle cucite a mano.
La coda è vestita con una unghia ed un porta targa molto retrò, in stile regolarità anni settanta, stile del resto ripreso anche dai pneumatici tassellati che calzano i cerchi originali finiti in nero semi-lucido.
Una gran bella motocicletta insomma, che davvero non rimarrà estranea agli occhi dei tanti appassionati motociclisti che popolano la Capitale.
RD
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