Dodici erano i
punti che dividevano Tom Sykes da Sylvain Guintoli prima dell’ultimo round in
Qatar, quattro sono i punti che dividono il francese dall’inglese alla fine
dell’ultimo appuntamento 2014, ma a ruolo invertito, con il francese che riesce
a laurearsi Campione del Mondo dopo una splendida doppietta, forse non sperata
ma certamente voluta da lui stesso, dai suoi tecnici e della Casa di Noale.
Un plauso a
questo “ragazzo” francese, non più giovanissimo, ma carico di voglia di vincere
e soprattutto di umiltà e di concretezza, mai sopra le righe, mai fuori posto,
e soprattutto molto ma molto costante, un pilota spesso sottovalutato dagli
addetti ai lavori, additato come un buon professionista del manubrio, forte sul
bagnato ma nulla più.
Il capolavoro di
Guintoli è iniziato in Gara1, dove con la vittoria il francese si è portato a –
3 punti da Sykes nella generale, con l’inglese della Kawasaki che sul finale è
riuscito ad agguantare un quasi insperato terzo posto ai danni di un Rea che ben
poco ha fatto per resistergli, ma che poteva anche essere un secondo posto se
Loris Baz, ancora per poche ore suo compagno di squadra, avesse rispettato
l’ordine di squadra impostogli dal suo box nel corso dell’ultimo passaggio,
ordine che però il francese ha bellamente ignorato.
Il sigillo su
questa splendida giornata è arrivato però in Gara2, dove il feeling del
francese di Casa Aprilia con il tracciato in notturna di Losail è stato totale: Guintoli ha
preso senza indugio fino dalle prime tornate il comando della gara senza
mollarlo più, mentre Sykes non è andato oltre il terzo posto anche se
l’inglese, a lungo anche detentore della seconda piazza, non è mai parso in
grado di potere contendere il primo posto al pilota dell’Aprilia, che così a
pieno merito si è laureato Campione del Mondo 2014 con quattro punti di
vantaggio sul rivale nella classifica generale.
Tom Sykes, al di
là dei problemi tecnici che può avere accusato la sua moto, è parso come
bloccato, incapace di reagire a ciò che in pista gli stava accadendo davanti.
Complimenti dunque
a Sylvain Guintoli e a tutta la squadra ufficiale Aprilia, che lascia così nel
migliore dei modi il Mondiale per le derivate di serie che, dalla prossima
stagione, vedrà purtroppo un grosso ridimensionamento in punto a prestazioni
delle moto ed a regolamenti tecnici e sportivi.
RD
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