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domenica 22 marzo 2015

WSBK GP Thailandia, stravince Rea sia in Gara1 che in Gara2, tiene Haslam, deludono Sykes e Davies.



Il kartodromo thailandese intitolato alla birra locale Chang vede trionfatore il pilota della Kawasaki Johnny Rea, vincitore di entrambe le manche, corse ambedue in testa dal primo all’ultimo giro.
Il nordirlandese ha convinto appieno ed ha interpretato nel migliore dei modi il circuitino Thailandese, tutto “on-off”, costruendo due gare in fotocopia prendendo il largo fin dal via e riuscendo a mantenere sempre il margine di sicurezza sul secondo, in questo caso Leon Haslam in entrambe le frazioni, che ha preso ben sei secondi e tre decimi di distacco nella prima e poco più tre secondi nella terza, non riuscendo di fatto mai ad impensierire il pilota Kawasaki, sempre più leader della classifica iridata.
L’altro pilota ufficiale Kawasaki, Tom Sykes, è uscito dal GP Thailandese molto ridimensionato e, in questo inizio di stagione, sembra un pò la “vittima” di se stesso, incapace di adattarsi ai nuovi regolamenti e forse anche al suo nuovo compagno di squadra, ormai pilota di punta della squadra; Tom ha agguantato una terza piazza in Gara1, frutto più che altro della caduta di Lowes che gli era saldamente davanti ma difesa comunque con le unghie da un arrembante Torres, mentre in Gara2 lo stesso Jordi Torres con la seconda Aprilia ufficiale lo ha relegato alla quinta piazza: è chiaro che Tom non è a posto perchè davvero sembra avere smarrito lo smalto dei giorni migliori, e sicuramente l’avere in squadra uno come Rea non lo aiuta.
Proprio Torres può essere considerato la sorpresa in positivo di questo inizio stagione: lo spagnolo sta imparando in fretta e si sta adattando velocemente alla maggiore potenza ed alla gestione elettronica della Superbike rispetto alla Moto2 dalla quale proviene: quando avrà imparato ad aumentare la sua velocità di percorrenza in curva potrà davvero dire la sua anche per la zona podio.
L’altro inglese Alex Lowes, in sella ad una Suzuki sicuramente non al livello di Aprilia e Kawasaki, è stato autore di due ottime gare ma, mentre in Gara1 è rimasto attardato da una scivolata mentre lottava per il podio – alla fine sarà comunque buon settimo dopo una grande rimonta – in Gara2 ha mantenuto stabilmente la terza posizione: da segnalare il suo sorpasso ai danni di Sykes in Gara1, con una entrata davvero decisa e degna della migliore scuola anglosassone.
Molto male la Ducati, dove il migliore dei piloti al traguardo è stato il sempre solido Matteo Baiocco sia in Gara1, settimo, che in Gara2, ottavo, sulla motocicletta gestita dal Team Althea, con il pilota di punta della squadra ufficiale Chaz Davies che è scivolato in entrambe le frazioni raggranellando rispettivamente un undicesimo ed un quindicesimo posto, mentre l’icona Troy Bayliss ha collezionato un nono ed un undicesimo piazzamento; l’altro ducatista Leandro Mercado – Team Barni – ha invece inanellato due decimi posti che lo possono ritenere soddisfatto, dato che per lui questa è la prima stagione completa in sbk.
Il “discorso” Bayliss è davvero complesso e meriterebbe più di una considerazione; è chiaro che tutto l’ambiente, in special modo la “tifoseria” di Borgo Panigale, vuole bene a Troy per quello che ha fatto, per quello che ha rappresentato, ma se si escludono aspetti puramente commerciali e di marketing non è comprensibile la sostituzione di Giugliano con un pilota inattivo da tanti anni, quando si poteva schierare un pilota delle qualità di Pirro, che peraltro conosce a menadito la “Panigale” con cui ha percorso kilometri su kilometri di tests.
Ha dato invece davvero il massimo il Campione del Mondo in carica Sylvain Guintoli in sella ad una Honda davvero poco competitiva: il francese nella prima frazione ha raggiunto la quinta piazza anche se a 20” dal vincitiore, mentre nella seconda, pur se attardato da un problema alla frizione a causa del quale è stato costretto a partire dalla pit lane, è arrivato sesto avendo ragione del suo giovane compagno di squadra VanDeMark, ritiratosi invece in Gara1 a causa di un problema tecnico.
Nella generale Rea comanda con 95 punti davanti ad Haslam che ne ha 85, più staccati Sykes con 50 e Guintoli con 41: pur se dopo soli due round l’impressione è che il prossimo Campione del Mondo parlerà lingua inglese, molto probabilmente con forte inclinazione dell'Ulster.
Prossimo appuntamento in Spagna ad Aragon.
RD

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