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domenica 22 febbraio 2015

WSBK 2015, bentornata Superbike!!! Vincono Rea e Haslam, ottimo Davies, molto bene i “giovani”.



Se il buongiorno si vede dal mattino...si può auspicare una grande annata 2015 per il Mondiale riservato alle derivate di serie che, nella prima uscita australiana, ha regalato ai tifosi uno spettacolo di altissimo pregio, dove alle prestazioni dei primattori ormai conosciuti si sono aggiunte quelle dei “ragazzi” esordienti, apparsi già dal primo doppio turno davvero molto molto in palla.
Ma lo spettacolo che hanno regalato Johnny Rea, Leon Haslam e Chaz Davies è stato davvero di ottima fattura, con il terzetto che sia in Gara1 che in Gara2 ha lottato per la vittoria finale, vittoria che nella prima frazione ha arriso all’irlandese neo acquisto della Kawasaki, che ha regolato di un nulla l’inglese di casa Aprilia per trentanove milliesimi di secondo (!), mentre in Gara2 le posizioni si sono invertite, con Leon Haslam che ha soffiato la prima a piazza a Rea per soli 10 millesimi di secondo, a confermare il grande equilibrio prestazionale di macchine e piloti al via.
In entrambe le frazioni terzo un consistente e solido Chaz Davies, comunque sempre in lotta per la vittoria, in sella ad una Ducati “Panigale” che è sembrata molto ben assettata ed a cui sicuramente ha giovato l’incremento di cilindrata, dato che il gallese ha sempre girato con i medesimi tempi delle – sulla carta – più prestazionali quattro cilindri di Noale e di Akashi. 
Il cambio di regolamenti ha sicuramente giovato allo spettacolo, perchè ha determinato un certo livellamento prestazionale che ha permesso ai giovani esordienti come Van DeMark, Torres e Nico Terol di lottare ad armi pari con i “vecchi marpioni” della categoria. 
Soprattutto VanDeMark e Torres hanno davvero ben impressionato raccogliendo rispettivamente un quinto ed un quarto posto in Gara1, mentre sono entrambi caduti in Gara2 quando si trovavano nel gruppetto di testa, con l’olandese della Honda che ha addirittura raggiunto la prima piazza dopo una serie di sorpassi al cardiopalma ai danni di Rea, di Davies e di Haslam: per entrambi la strada per raggiungere le prestazioni dei top rider è ancora lunga ma le premesse ci sono tutte e con il lavoro i risultati non tarderanno ad arrivare.
Sono usciti invece ridimensionati dalla gara australiana il Campione ed il vice-campione del Mondo in carica: nella prima frazione Sykes è arrivato sesto pagando però ben tredici secondi di distacco dal vincitore, seguito a ruota da Guintoli, mentre nella seconda frazione l’inglese di Kawasaki ha limitato un pò i danni raccogliendo un quarto posto frutto anche della caduta di VdM, seguito sempre da Guintoli che però ha pagato ben quindici secondi dal leader Haslam.
L’impressione è che il buon Sylvain Guitoli, se vorrà lottare perlomeno per tentare di mantenere il n. 1 sulla propria carenatura, dovrà sudare e non poco, e non dovrà limitarsi a fare il “regolarista” come nella scorsa stagione, in primis perchè la Honda non è l’Aprilia, e poi perchè molto difficilmente avrà aiuti dal suo giovane compagno di team che, cronometro alla mano, in questo primo round gli è sempre stato davanti.
Capitolo Bayliss; emozioni a parte, ben difficilmente Troy poteva aspirare ad un piazzamento da podio, però a tratti ha fatto vedere davvero belle cose rimanendo tra i top ten sia in Gara1 – dove alla fina sarà tredicesimo al traguardo,  sia in Gara2 dove, nel bel mezzo di una grandissima prestazione, si è dovuto fermare ai box per sostituire le gomme, raggiungendo la sedicesima piazza finale.
Purtroppo la trasferta autraliana è stata assai avara di soddisfazioni per i nostri colori: dopo il noto forfait di Giugliano il solo Matteo Baiocco è andato a punti, raggiungendo l’undecima piazza in Gara1 e la nona piazza in Gara2, tuttavia sempre dietro al compagno di team Nico Terol – un ottavo ed un sesto posto per l’ex Campione del Mondo della 125 cc – mentre Nicolò Canepa è stato autore di una rovinosa caduta in Gara1, con conseguente stop forzato nella seconda frazione.
Infine, sempre per rimanere in tema italico, buona prestazione per la MV Agusta, con Leo Camier che ha portato la F4RR in top ten sia in Gara1 – decimo – che in Gara2 – ottavo.
RD

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