Se il buongiorno
si vede dal mattino...si può auspicare una grande annata 2015 per il Mondiale
riservato alle derivate di serie che, nella prima uscita australiana, ha
regalato ai tifosi uno spettacolo di altissimo pregio, dove alle prestazioni
dei primattori ormai conosciuti si sono aggiunte quelle dei “ragazzi”
esordienti, apparsi già dal primo doppio turno davvero molto molto in palla.
Ma lo spettacolo
che hanno regalato Johnny Rea, Leon Haslam e Chaz Davies è stato davvero di
ottima fattura, con il terzetto che sia in Gara1 che in Gara2 ha lottato per la
vittoria finale, vittoria che nella prima frazione ha arriso all’irlandese neo
acquisto della Kawasaki, che ha regolato di un nulla l’inglese di casa Aprilia
per trentanove milliesimi di secondo (!), mentre in Gara2 le posizioni si sono
invertite, con Leon Haslam che ha soffiato la prima a piazza a Rea per soli 10
millesimi di secondo, a confermare il grande equilibrio prestazionale di
macchine e piloti al via.
In entrambe le
frazioni terzo un consistente e solido Chaz Davies, comunque sempre in lotta
per la vittoria, in sella ad una Ducati “Panigale” che è sembrata molto ben
assettata ed a cui sicuramente ha giovato l’incremento di cilindrata, dato che
il gallese ha sempre girato con i medesimi tempi delle – sulla carta – più
prestazionali quattro cilindri di Noale e di Akashi.
Il cambio di
regolamenti ha sicuramente giovato allo spettacolo, perchè ha determinato un
certo livellamento prestazionale che ha permesso ai giovani esordienti come Van
DeMark, Torres e Nico Terol di lottare ad armi pari con i “vecchi marpioni”
della categoria.
Soprattutto
VanDeMark e Torres hanno davvero ben impressionato raccogliendo rispettivamente
un quinto ed un quarto posto in Gara1, mentre sono entrambi caduti in Gara2
quando si trovavano nel gruppetto di testa, con l’olandese della Honda che ha
addirittura raggiunto la prima piazza dopo una serie di sorpassi al cardiopalma
ai danni di Rea, di Davies e di Haslam: per entrambi la strada per raggiungere
le prestazioni dei top rider è ancora lunga ma le premesse ci sono tutte e con
il lavoro i risultati non tarderanno ad arrivare.
Sono usciti invece
ridimensionati dalla gara australiana il Campione ed il vice-campione del Mondo
in carica: nella prima frazione Sykes è arrivato sesto pagando però ben tredici
secondi di distacco dal vincitore, seguito a ruota da Guintoli, mentre nella
seconda frazione l’inglese di Kawasaki ha limitato un pò i danni raccogliendo
un quarto posto frutto anche della caduta di VdM, seguito sempre da Guintoli
che però ha pagato ben quindici secondi dal leader Haslam.
L’impressione è
che il buon Sylvain Guitoli, se vorrà lottare perlomeno per tentare di
mantenere il n. 1 sulla propria carenatura, dovrà sudare e non poco, e non
dovrà limitarsi a fare il “regolarista” come nella scorsa stagione, in primis
perchè la Honda non è l’Aprilia, e poi perchè molto difficilmente avrà aiuti
dal suo giovane compagno di team che, cronometro alla mano, in questo primo
round gli è sempre stato davanti.
Capitolo Bayliss;
emozioni a parte, ben difficilmente Troy poteva aspirare ad un piazzamento da
podio, però a tratti ha fatto vedere davvero belle cose rimanendo tra i top ten
sia in Gara1 – dove alla fina sarà tredicesimo al traguardo, sia in Gara2 dove, nel bel mezzo di una
grandissima prestazione, si è dovuto fermare ai box per sostituire le gomme,
raggiungendo la sedicesima piazza finale.
Purtroppo la
trasferta autraliana è stata assai avara di soddisfazioni per i nostri colori:
dopo il noto forfait di Giugliano il solo Matteo Baiocco è andato a punti,
raggiungendo l’undecima piazza in Gara1 e la nona piazza in Gara2, tuttavia
sempre dietro al compagno di team Nico Terol – un ottavo ed un sesto posto per
l’ex Campione del Mondo della 125 cc – mentre Nicolò Canepa è stato autore di
una rovinosa caduta in Gara1, con conseguente stop forzato nella seconda
frazione.
Infine, sempre
per rimanere in tema italico, buona prestazione per la MV Agusta, con Leo
Camier che ha portato la F4RR in top ten sia in Gara1 – decimo – che in Gara2 –
ottavo.
RD
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