Questo Campionato
Mondiale Superbike 2015 sta veramente segnando la rinascita di questa categoria:
anche la appena conclusasi Gara 1 del GP di Spagna è stata davvero avvincente e
si è risolta solo sul filo del traguardo, con Rea che ha regolato di soli 51
millesimi di secondo (!) un Chaz Davies sempre più in palla sulla “Panigale”, e
sempre più prima guida del Team Ducati Aruba Superbike.
Tom Sykes, forte
della terza piazza in griglia, è partito come suo solito a cannone portandosi
dietro un plotoncino composto da Davies, Haslam e Rea, e subito dietro Fores e
Torres, poi verso metà gara Johnny Rea si è fatto sotto e dopo avere
sopravanzato Davies si è messo in caccia del compagno di squadra, superato poco
dopo metà gara con una staccata da manuale che ha annichilito l’ex campione del
mondo della Kawasaki.
Gara finita?
Assolutamente no, perchè a quattro giri dal termine, dopo avere superato un
Sykes in evidente crisi di gomme, è iniziato lo show portato in pista dal
pilota gallese della Ducati, che è stato autore di un ultimo giro letteralmente
pazzesco, tentando in ogni modo di superare il nordirlandese che, con freddezza
e tenacia, è riuscito comunque ad imporsi di un nulla.
Dietro se la
sono data di santa ragione anche Haslam, Terol, e un ottimo Xavi Fores con la
seconda Ducati ufficiale, giunti così nell’ordine al traguardo ma con le
Aprilia apparse un pò in crisi di assetto dopo la bella superpole di Haslam,
verosimilmente penalizzate dalla bassa temperatura dell’asfalto .
Buona decima
piazza per Camier con una MV in leggera crescita, mentre il talentino olandese
Van deMark è stato tradito dalla sua Honda mentre era in lotta con il compagno
di team per la nona - decima piazza.
Sia Honda che
Suzuki sono apparse in crisi nera, con la prima che ha portato il Campione del
Mondo in carica Sylvain Guintoli in nona posizione, ma a ben 31 secondi dal
vincitore, mentre la Casa di Hamamatsu ha visto addirittura i suoi piloti entrambi
ritirati.
Da segnalare l’ottima
prestazione dello spagnolo Santi Barragan sulla Kawasaki del Team Grillini,
undicesimo al traguardo ma terzo dei piloti non ufficiali, con i soli ducatisti
Terol, settimo, e Mercado, ottavo, che hanno fatto meglio di lui, ma davanti a
piloti ben più blasonati come Baiocco, dodicesimo, e Canepa, quindicesimo, con
quest’ultimo però molto penalizzato da una EBR ben lontana dall’essere
competitiva.
Non è invece
andato come si sperava il rientro di Badovini con la BMW del Team Motorrad
Italia, che è scivolato mentre era in lotta per la top ten.
Nella generale Rea
ha allungato portandosi a 120 punti, forte delle sue quattro vittorie su cinque
gare, davanti ad Haslam che di punti ne ha 98 e a Sykes che di punti ne ha 66,
già molto distanziato dal leader.
L’auspicabile
aumento delle temperatura in Gara2, che come sempre (purtroppo) si correrà ad
orario prandiale, potrebbe favorire il rientro della Aprilia, rendendo
oltremodo avvincente la lotta per la vittoria.
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