Non si è fatto attendere Johnny Rea, e con il primo match ball a disposizione si è portato a casa il meritatissimo alloro Mondiale, in quella che è stata una stagione dominata in lungo e in largo dal pilota nordirlandese della Kawasaki che, non appena avuta l'occasione di salire in sella ad una moto aggiornata e competitiva, ha fatto emergere appieno il suo indiscusso valore.
E i risultati di quest'anno, a due appuntamenti dalla fine, parlano chiaro: Rea si è portato a casa ben dodici vittorie e quattro doppiette, con l'ultimo appuntamento di Jerez che forse è stato quello più sofferto ma, del resto, con il titolo ormai in tasca non gli si poteva chiedere di più.
Onore quindi a un pilota che, dopo anni altalenanti a causa spesso di moto non al massimo della competitività - vedi la ormai datata Honda CBR - che gli sono costate anche tante cadute, è riuscito a raggiungere il traguardo più ambito, anche nel segno di quel Joey Dunlop, nordirlandese come lui, che Rea ha voluto omaggiare con un casco dedicato a fine gara.
Ora per Rea inzia la parte più dura, ovvero il sapersi riconfermare Campione del Mondo anche nella prossima stagione, cosa che non sarà per nulla facile vuoi per la concorrenza "casalinga" di un Tom Sykes sicuramente desideroso di rifarsi, vuoi per la costante crescita di Chaz Davies e della sua Ducati Panigale, binomio che sicuramente sarà da tenere d'occhio nel prossimo 2016.
RD
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