Danilo, che partiva dalla seconda piazza, ha corso d'astuzia e quando il leader della classifica Davide Giugliano ha mostrato un leggero calo di rendimento forse dovuto alle gomme ha dato la zampata vincente imponendo un ritmo non più sostenibile per gli inseguitori, tagliando così il traguardo con due secondi di vantaggio sul pilota del Team Althea e con tre secondi e tre decimi sul pilota del Team Lazio Nicolò Canepa, sempre su Ducati.
La giornata trionfale per la Casa di Borgo Panigale è stata poi sugellata anche dal quarto posto di Baroni, compagno di squadra di Giugliano, giunto sul traguardo a 14" da Petrucci.
La prima BMW al traguardo è stata quella di Sylvain Barrier, quinto, seguito dall'altra BMW del giovane tedesco Reiterberger del Team Garnier Alpha Racing.
Ottima gara per il sudafricano del Team Lorenzini by Leoni Sheridan Morais, settimo al traguardo e primo degli "altri" sulla Kawasaki.
Caduto Zanetti, adesso Giugliano è davvero a un passo dalla vittoria finale, potendo disporre di un vantaggio di 41 punti proprio su Petrucci, a sole due gare dal termine.
Danilo Petrucci: "Oggi è stato un gran giorno perché ho vinto con una Ducati ad Imola che è un sogno che tanti piloti vorrebbero realizzare. La gara è stata durissima, sorpassare Giugliano è stato difficile perché andava molto forte e ad Imola non è facile sorpassare perché è un circuito vecchio stampo, di quelli da pelo sullo stomaco. Abbiamo girato tutta la gara in 50 basso, saremmo potuti stare nei punti in sbk. Gli ultimo due giri ho forzato ancora, Davide ha avuto dei problemi e io mi sono avvantaggiato. Una vittoria che dedico al mio tecnico federale Cristiano Migliorati visto che era il suo compleanno. Proverò a ripetermi a Magny Cours".
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