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mercoledì 7 settembre 2011

Honda: via Dovi, resta Sic.

Premetto.
Non sono un fan della MotoGP.
Non mi pace il finto mondo dorato che la ammanta e il vippame da osteria che si aggira tra le hospitality durante il we di gara.
Tutto ciò a ben poco a che vedere con le corse, perlomeno quelle vere.
Almeno secondo me.
Anche se c'è da dire che l'attuale crisi economica globale, almeno per quanto riguarda la vecchia Europa, gli USA ed il Giappone, porterà, o ha già portato, ad un ridimensionamento dei budget.
E qui casca l'asino perchè nel we del GP del Santamonica - a me piace ancora chiamarla così quella pista a cui associo i migliori ricordi di bambino prima e di ragazzo poi - la Honda ha ufficializzato i programmi futuri per i piloti ufficiali.
Posto che Casey e Dani sono intoccabili, il management della Casa dell'Ala dorata ha scelto Simoncelli come terzo pilota ufficiale, sempre appoggiato alla struttura di Gresini, cui andrà la moto factory con annessi ricambi e aggiornamenti.
Il buon Dovizioso, ottimo terzo nel mondiale, dovrà trovarsi un'altra sistemazione, o accasandosi in un team satellite come potrebbe essere quello di Lucio Cecchinello, o cambiando Casa o format di moto (CRT???).
Tanto se ne è già parlato sui media, ma voglio comunque cristallizzare alcune considerazioni in merito.
Sic e Dovi sono entrambi veloci, giovani ma entrambi già campioni mondiali, e perciò esperti.
Ma la scelta di Honda lascia perplessi.
Come dicevo Andrea è terzo nel mondiale con 185 pt, non è lontanissimo da Lorenzo (224 pt), ha un + 46 rispetto al punteggio della stagione scorsa ma, soprattutto, è sempre arrivato in fondo a tutte le gare di questa stagione e, se escludiamo il GP di Spagna, è sempre stato là davanti con i migliori, con cinque podi all'attivo.
Certo non ha vinto ma con uno Stoner così in palla non è facile per nessuno, nemmeno per il Camione del Mondo in carica.
Lo scontro diretto tra i due è impietoso per Marco, che ha avuto la meglio sul rivale diretto solo domenica scorsa a Misano, regolando Andea solo di misura e non dandogli certo "paga".
Simoncelli è ottavo in classifica, è andato a podio solo una volta - terzo a Brno - e ha ben quattro spazi vuoti nelle caselle.
Quindi, risultati alla mano, la scelta di Honda è del tutto incomprensibile, se non per il fatto che i nipponici potrebbero essersi legati al dito lo "sgarbo" patito da Andrea, peraltro del tutto legittimo, lo scorso anno, quando il forlivese ha giustamente fatto valere il suo contratto triennale.
Si tratta di un'ipotesi da non scartare a priori, perchè spesso i giapponesi di casa Honda non sono teneri con chi non ha seguito alla lettera le loro direttive: successe anche a campioni del calibro di Rossi e Biaggi.
Quindi tra i due perchè tenere quello che ha dato rogne???
Meglio chi non da' alcun problema.
Alla faccia dello sport e dei riusltati acquisiti sul campo, anzi sull'asfalto.
RD

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