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mercoledì 5 ottobre 2011

I dieci più grandi di sempre: terzo posto.

Sul terzo gradino del podio della mia lista personale sale con pieno merito la leggenda Giacomo Agostini - Mino per gli amici e Ago per tutti - dall'alto dei suoi quindici titoli di Campione del Mondo, tutti conquistati nelle classi 350 e 500 cc, tredici con la MV Agusta - imbattibile fu il binomio tra Ago e la tre cilindri di Cascina Costa a fine sessanta inizio settanta - e due con la Yamaha, nella 350 cc nel 1974 e nella 500 cc nel 1975, primo pilota a vincere un titolo della classe regina sulle allora scorbutiche e ben poco affidabili due tempi.
Classe 1942, il pilota di Lovere inizia la sua carriera a 18 anni previo assenso del padre che preferiva per lui tutt'altra carriera, e già nel 1961 si mette in luce nelle gare in salita con una Morini Settebello e così viene notato dal Commendator Alfonso Morini che lo vuole in squadra a partire dal 1963 e Mino lo ripaga vincendo il campionato juniores della classe 175 cc, partecipando anche al GP delle Nazioni di Monza a fianco di Tarquinio Provini sulla 250 cc bilabero, il monocilindrico più veloce del mondo.
Nel 1964 passa alla MV, chiamato direttamente dal Conte, e da lì è storia nota: dopo un breve apprendistato nel Campionato del Mondo a fianco del già leggendario Hailwood, Mino esplode nel 1966 vincendo il Titolo nella 500 cc ed arrivando secondo nella 350 alle spelle di Mike che nel frattempo è passato alla Honda.
Dal 1967 al 1972 è dominio assoluto con una messe di titoli mondiali sia nella 350 che nella 500, mentre l'ultimo titolo conquistato con le maccchine di Cascina Costa è del 1973 nella 350 cc, lasciando al rivale e compagno di squadra Read il titolo della 500.
Per la stagione 1974  passa con grande clamore alla Yamaha anticipando quello che farà poi Rossi molti anni dopo, sviluppando e portando poi alla vittoria la difficile YZR500 versione OW23 e OW26 che già aveva mosso i primi passi con il compianto Saarinen con la OW20.
L'ultimo titolo lo conquista a 33 anni con la Yamaha 500 nel 1975, ma è memorabile la sua ultima vittoria nei Gran Premi del 1976 su MV Agusta 500 quattro cilindri al Gran Premio di Germania sul difficile Nurburgring, ultima vittoria di una moto a quattro tempi prima dell'avvento della moderna MotoGP.
I suoi numeri sono impressionanti e dicono quindici titoli di Campione del Mondo (7 nella 350 e 8 nella 500), 122 Gran Premi vinti (54 in 350, 68 in 500, più 37 podi), oltre 300 successi complessivi e 18 volte campione italiano di cui 2 da juniores, oltre alle 10 vittorie al TT.
Mai più nessuno riuscirà a tanto.
Smette con le moto nel 1977 per passare con poco successo alle auto, salvo poi tornare alle due ruote come team manager negli anni ottanta, e anche lì saranno nuovi successi.
Ago rappresenta il primo esempio di profesisonismo vero nel mondo delle due ruote da competizione e, a differenza di altri piloti fortissimi del suo tempo come Mike e Read, seppe far fruttare al meglio la sua immagine, senza lasciare nulla al caso.
Amante delle belle donne e della bella vita, era però assolutamente preciso durante la stagione delle corse, curando sia l'alimentazione che la forma fisica.
E' terzo nella mia personale lista solo perchè a cavallo tra i sessanta e i settanta ha vinto manciate di titoli senza grandi avversari in campo, quando lui era l'unico a disporre di materiale assolutamente all'avanguardia per quei tempi, mentre i più correvano con vecchie monocilindriche inglesi o con moto artigianali.
Ma nulla gli toglie l'assoluto valore e la maestria dimostrata sviluppando e poi portando al titolo la Yamaha 500 quattro cilindri due tempi, vera "bestia" per allora.
RD

  

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