La notizia era già nell'aria ma è stata ufficializzata in serata: Carlos Checa non sarà più pilota del team Ducati Althea con cui si è appena laureato Campione del Mondo.
Infatti le richieste di aiuto economico inoltrate da Genesio Bevilacqua sono rimaste inascoltate e a Borgo Panigale non s'è fatto nulla per trattenere lo spagnolo, che a questo punto è a un passo dalla firma con la BMW, anche se potrebbe essere una opzione l'accasamento con il Team Effenbert, ed in qeusto caso Carlos continuerebbe a guidare la 1198R che tanto ama e che tante soddisfazioni gli ha dato.
La senzazione è che la Casa bolognese, che si sta svenando economicamente per cercare di ritrovare la competitività della Desmo16 e che comunque deve in qualche modo giustificare il grosso investimento fatto nella MotoGP, non voglia più mettere un euro nelle competizioni per le derivate di serie, che pur tanti allori le hanno dato, e malgrado sia appena stata costruita la nuova 1199 "Panigale".
A questo punto la squadra di Civita Castellana continuerà nel Mondiale con il solo giovane pilota romano Davide Giugliano, a meno di clamorose smentite e/o novità che di questi tempi sono all'ordine del giorno.
Intanto in casa Honda, dopo la stupenda Superpole di Johnny Rea che ha conquistato la partenza dal palo con l'incredibile crono di 1'41"712 - nuovo record del tracciato portoghese - è stato confermato l'ingaggio del giapponese Hiroshi Aoyama, ultimo Campione del Mondo della classe 250 cc proprio in sella alla Honda ed ora in forza al Team Gresini nella MotoGP, seppur con risultati non certo eclatanti.
Ten Kate dovrebbe così godere per la prossima stagione di un apporto più diretto della Casa, accreditando decisamente decisamente il proprio Team come una delle squadre da battere.
L'arrivo di Checa in BMW, anche se non è chiaro in quale dei due Team dato che è stata appena contrattualizzata la posizione di Melandri mentre Haslam e Badovini sono stati già da tempo confermati, scalzerebbe Michel Fabrizio dalla trattativa con la Casa dell'elica, riaprendo così per il romano l'ipotesi della Kawasaki Pedercini.
RD
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