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domenica 2 giugno 2013

MotoGP Mugello, Lorenzo in solitaria, frittata Rossi - Bautista, Marquez out sul finale.

Nel titolo la sintesi di questo Gran Premio d'Italia classe MotoGP, dominato dall'inizio alla fine dal majorchino di casa Yamaha, ma caratterizzato soprattutto dalla caduta di Rossi alla terza curva del primo giro dopo un tete a tete con Bautista, e da quella di Marquez alla "S" Casanova Savelli a due giri dalla fine. La gara, a parte i due succitati colpi di scena, è stata abbastanza noiosa, posto che Lorenzo si è portato a spasso il duo Honda HRC Pedrosa Marquez fino a metà corsa, salvo poi inanellare una serie strepitosa di giri veloci che lo hanno portato a tagliare il traguardo con un vantaggio di 5"4 su Pedrosa, buon secondo davanti ad un rimontante, ed arrembante, Cal Crutchlow con la Yamaha Tech3. Pedrosa, secondo per quasi tutta la corsa, ha subito quasi inerme il sorpasso del giovane compagno di squadra che, tuttavia, complice un evidente deterioramento delle sue gomme, ha compiuto poi l'errore che lo ha steso alla Casanova Savelli, e così Dani si è ripreso con pieno merito la piazza d'onore che rafforza la sua leadership in campionato anche se Lorenzo, con la vittoria di oggi, si è rifatto sotto con veemenza. Sempre più consistente Cal Cruthlow, ormai costantemente secondo pilota Yamaha più veloce in pista: oggi l'inglese si è fatto largo tra le due Ducati ufficiali e Bradl e, dopo essersi portato stabilmente al quarto posto, ha sfruttato l'errore di Marquez per guadagnare l'ultimo gradino del podio, ma sul finire i suoi tempi erano talmente buoni che il suo distacco finale da Pedrosa è stato di solo un secondo. In pratica Cal sta facendo quello che Andrea Dovizioso faceva lo scorso anno con la stessa moto e con lo stesso team, tattica che però il romagnolo non riesce più ad attuare con questa Ducati che, seppur in lenta crescita, è lontana dalle prestazioni di Honda e Yamaha anche in versione clienti, dato che anche Andrea oggi non è riuscito a tenersi dietro Bradl con la Honda del Team LCR, quarto ma comunque molto solido in gara. Capitolo Rossi. Valentino è partito subito dietro ai migliori ma la sua corsa è terminata dopo appena un migliaio di metri, agganciato incolpevolmente da uno stolto Bautista alla prima delle "S". Fine di quella che con il senno di poi poteva essere una buona gara viste le ottime prestazioni delle altre Yamaha che contano. Capitolo CRT: solita ennesima ottima prova di Pol Espargarò, ottavo assoluto, che ha subito un distacco di meno di due secondi da Pirro con una ben più performante Desmo16, ma buone prestazioni anche per Barbera, decimo con la FTR del Team Avintia Blue Sens, e soprattutto per Danilo Petrucci, dodicesimo con la Ioda Suter motorizzata BMW, che passo dopo passo sta trovando competitività.. 
Questa la classifica dei primi dieci del GP d'Italia MotoGP: 1) Lorenzo - Yamaha Factory; 2) Pedrosa - Honda HRC; 3) Crutchlow - Yamaha Tech3; 4) Bradl - Honda LCR; 5) Dovizioso - Ducati; 6) Hayden - Ducati; 7) Pirro - Ducati Junior; 8) Espargarò - Team Aspar CRT; 9) Smith - Yamaha Tech3; 10) Barbera - Team Avintia CRT.
La classifica iridata vede al primo posto Pedrosa con 103 punti, seguito da Lorenzo con 91, Marquez con 77, Cruthlow con 71e più staccato Dovizioso con 50 davanti a Rossi, sesto con 47 punti.
Foto copertina dedicata al vincitore Jorge Lorenzo.
RD

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