Cal Crutchlow porta la sua Yamaha "clienti" davanti a tutti nel turno decisivo delle qualifiche del GP della Repubblica Ceca, permettendosi il lusso di battere gli ufficiali di pari marca Lorenzo e Rossi, rispettivamente quinto e settimo, ma anche i due ufficiali HRC Marquez e Pedrosa, rispettivamente terzo e quarto in griglia. L'inglese futuro ducatista ha staccato il tempo di 1'55"27, di 227 millesimi più veloce di Alvaro Bautista, stupendo secondo con la Honda del Team Gresini: anche per lo spagnolo la grande soddisfazione di avere portato la moto del manager imolese davanti alle due Honda factory. Buon sesto posto per Smith con l'altra Yamaha Tech3, mentre ha deluso le aspettative il tedesco Bradl, solo ottavo. Ancora in affanno le Ducati che occupano le posizioni dalla nona alla undicesima con Dovizioso - che però paga un secondo e due dal leader - Hayden e Iannone, mentre Pirro è rimasto escluso dalla Q2: quattordicesimo tempo per il poliziotto pugliese. Primo tra le CRT un redivivo Colin Edwards, dodicesimo e bravo a centrare la Q2.
A questo punto, visti i risultati che Crutchlow sta ottenendo con la pur ottima M1 gestita dal team satellite Tech3, viene da chiedersi se davvero ne è valsa la pena andare a cercare la moneta sonante offerta dal gruppo Audi per una sella che, al momento, appare davvero lonatana dall'essere competitiva.
RD
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