Tom Sykes conclude nel migliore dei
modi il week end della gara di casa, aggiudicandosi di prepotenza e di autorità
anche la seconda frazione, dopo che Rea nel secondo giro, mentre lo tallonava
da vicino, è stato protagonista di un vero e proprio rodeo a due ruote,
riuscendo per miracolo a controllare un improvviso high side che per poco lo
sbatteva a terra.
Da quel momento in poi per la prima
piazza non c’è stata più storia, ma è invece iniziata la rimonta di Rea che, da
centro gruppo, ha cominciato ad avere la meglio di tutti i suoi avversari,
superando nell’ordine Lowes, Giugliano, Davies e poi Haslam, riuscendo così a
raggiungere comunque la seconda piazza, che gli permette di rimanere saldamente
in testa alla classifica generale con un largo margine.
Terzo posto per Chaz Davies che, una
volta subito il sorpasso del rientrante Jonathan Rea, è riuscito ad avere la meglio su
Leon Haslam, quarto in volata davanti a Davide Giugliano: al termine della gara
il “bombardiere” di Marino si è detto poco soddisfatto della moto, a suo dire
in crisi di grip e tale da non garantirgli un passo gara accettabile.
Completano la decina Lowes, sesto e tutto
sommato soddisfaciente con una Suzuki in leggerissima crescita, davanti a
Torres, Guintoli, Badovini e Matteo Baiocco con la Ducati del Team Althea.
In piena crisi tecnica la Honda, con
Guintoli davvero al gancio e VdMark fuori anche in Gara2, mentre l’ex MotoGp
DePuniet rimane l’oggetto sconosciuto di questo campionato, mai in lotta per le
posizioni che contano e sempre al limite inferiore della zona punti.
Male anche la MV, visto che dopo il “dritto”
di Gara1 Leo Camier è caduto nella seconda frazione vanificando il buon lavoro
fatto fino al sabato.
Continua dunque il dominio assoluto
della Kawasaki ma, se fino a Imola il solo Rea sembrava irraggiungibile, il
round inglese sembra avere ributtato prepotentemente nella mischia anche l’ex
Campione del Mondo Tom Sykes, parso davvero rivitalizzato e nuovamente
competitivo al massimo livello.
RD
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